Francesca Grosso è un’artista multidisciplinare, flautista, pittrice e scrittrice, fondatrice dei progetti di arte contemporanea Duemila Voci (2018) e ideatrice del Calligramma Artistico-Sociale, una tecnica che realizza calligrammi a partire da raccolte testi, interviste e testimonianze collettive, reinterpretando il tradizionale concetto di calligramma in chiave sociale e corale. La sua ricerca artistica si distingue per un approccio sinestetico in cui musica, parola scritta, colore e segno grafico si fondono in un unico linguaggio espressivo e performativo.
Diplomata a pieni voti in Flauto Traverso presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma (2010), ha proseguito gli studi di alto perfezionamento musicale con il M° Michele Marasco presso l’Accademia Italiana del Flauto e ha partecipato a masterclass con flautisti di rilievo internazionale, tra cui Andrea Oliva, Rien De Reede e Paolo Taballione, James Galway. Si è esibita in formazioni orchestrali, di musica da camera e gruppi per l’esecuzione di musiche originali, come solista e in ensemble, anche su strumenti dal taglio più grave come flauto basso e contrabbasso, esibendosi in prestigiose sale italiane ed europee. Nel 2013 si laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo presso l’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi in Etnomusicologia sulle problematiche contemporanee dell’ascolto nella fonosfera di Roma, elaborando partiture informali e trattando i suoni della città come un’orchestra sinfonica.
Pur avendo fatto fin dall’infanzia della pittura uno strumento per comprendere il mondo, espone pubblicamente le sue opere solo dal 2017, aprendo canali di divulgazione sui social. Nello stesso anno vince il Premio Fabrizio De André per la pittura con l’opera La Cattiva Strada. Nel 2018 nascono i primi progetti Duemila Voci, da un concetto di arte partecipata, in cui la parola scritta si trasforma in materia visiva, diventando simbolo di attenzione poetica e incontro con le testimonianze delle persone.
Da questa esperienza prende vita il Calligramma Artistico-Sociale, un linguaggio ibrido tra arte visiva e scrittura, che si sviluppa attraverso performance, installazioni e opere realizzate con penna e inchiostro, dando forma tangibile al dialogo tra arte e società. Tra i progetti più significativi: La Voce dei 2000, Voci dalla Quarantena, le performance de L’Urlo di Penelope nel giardino del Museo MAXXI di Roma, la performance sul concetto di alterità e nemesi in lingua tedesca Who's your enemy (Düsseldorf, 2023) in collaborazione con l'artista Vera Vorneweg, e l’opera collettiva Migliaia di persone come una per l’Università di Bologna (2023) in esposizione permanente presso l'ateneo. Ha realizzato ritratti di parole dedicati alle figure di Peppino e Felicia Impastato, esposti presso il museo-casa memoria a Cinisi, e il ritratto realizzato in collaborazione con l’associazione InOltre per la campagna di liberazione di Patrick Zaki.
Si è dedicata, attraverso le opere Duemila Voci, a studi sull'iper-informazione e sulle ambiguità e i paradossi del linguaggio. Le sue opere pittoriche ad acquerello, ad olio e con tecniche miste nascono da un legame viscerale con la musica trasformando il suono in pittura e viceversa, concentrandosi per lo più sulle fragilità della figura umana.
Nel 2024 esordisce come autrice con la pubblicazione del racconto illustrato Vietato ai poeti guardare la luna (Splēn Edizioni), in cui il calligramma artistico incontra la narrativa.
