Daniele Tibo
Daniele Tibo, Scenografo romano di 23 anni, utilizza tutte le sue conoscenze artistiche differenti per la sperimentazione di nuovi materiali e tecniche di realizzazione per le proprie opere.Con i suoi quadri cerca di comunicare amori, passioni e sofferenze
Dati e contatti

Le sue opere sono il riflesso di ciò che vive in prima persona e di quello che accade alle persone che lo

circondano. I suoi pensieri, le sue esperienze si rispecchiano nel suo pennello. Amore, passione,

sofferenza e rinascita, queste sono le parole chiave della sua arte. Le opere rappresentano la funzione

dell’amore sulla nostra vita, una funzione di curatore dei mali che lui stesso crea.

La forza che contiene la passione è incontrollabile e qui è rappresentato come l’amore, da lui inteso

come quotidianità, sia presente in tutto ciò che facciamo. Questa forza, se repressa, nascosta, prima o

poi uscirà fuori e farà un rumore immenso. Liberiamoci da questo peso che ci impone di nasconderci

dietro maschere che non ci rappresentano, siamo sempre noi stessi e dimostriamo ciò che proviamo,

perché questa è vita. Liberiamoci da quei pregiudizi che le persone creano per paura del diverso,

allontaniamoci da ogni materialismo e viviamo come se non avessimo nulla da perdere, solo così

riusciremo ad essere veramente noi stessi e solo allora saremo degni del dono che ci è stato concesso.

La nostra esistenza è composta dall’opposizione di fenomeni inevitabili, da buche all’interno delle quali

prima o poi ognuno di noi cadrà dentro. L’unica nostra arma è la rinascita, rialzarci e combattere per ciò

che amiamo e per quello in cui crediamo. L’amore comporta sofferenza, la sofferenza comporta

sacrifici, i sacrifici comportano meriti, i meriti comportano conquiste. La conquista maggiore è l’amore

stesso, ciò che apre la catena della vita. Conquistiamo l’amore per soffrire ancora, così da rinascere

una volta in più.

La sofferenza serve per capire quanto sia importante la felicità, per citare Fabrizio De André “dai

diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fiori”.

 
condivisione
GRAFICA SOCIAL
To top