Veronica Carullo
In un mondo in cui tutto intorno può sembrare uguale, la nostra identità si manifesta nei dettagli minimi che ci separano dal fondo.
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Viviamo sempre più “connessi”, ma non sappiamo esattamente da dove. I nostri pensieri, le nostre immagini, le nostre parole viaggiano nello spazio digitale senza lasciare tracce fisiche. Siamo presenti, ma non collocati. Questo disallineamento tra esperienza e corpo, tra identità e luogo, è al centro della mostra IDENTITY, a cura di Patrizia Genovesi, in programma a Roma dal 20 al 30 ottobre 2025 - Vernissage 21 ottobre. 

La mostra si articola in tre ambienti, ognuno dei quali esplora una diversa relazione tra spazio e identità.

La forza di IDENTITY sta nel suo impianto immersivo. Suoni, immagini in movimento, interazioni digitali mettono in discussione il nostro senso di orientamento.

Non solo fisico, ma anche emotivo. Non capiamo solo la teoria: la sentiamo.

In un momento storico in cui siamo costantemente visibili ma sempre meno situati, questa mostra ci chiede

di rallentare. Di riconoscere cosa perdiamo quando non sappiamo più “dove” siamo — e cosa possiamo ancora ricostruire, tra memoria, spazio e tecnologia.


 
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