Alessandro Moriggi
La mia pittura ha come necessità quella di indagare il lato più viscerale e contorto dell’ esistenza umana. La mia poetica è ispirata alla brutalità della vita sia sia dal punto di vista esistenziale che da quello narrativo.
Dati e contatti

La mia pittura ha come necessità quella di indagare il lato più

viscerale e contorto dell’ esistenza umana. Per fare ciò ho

prima di tutto iniziato indagando me stesso attraverso i miei autoritratti.

La mia poetica è ispirata alla brutalità della vita sia dal

punto di vista esistenziale che da quello narrativo. Il mio lavoro

è soprattutto incentrato sulla ritrattistica in cui cerco di rivelare l’

anima dei soggetti. Sono attratto dai difetti estetici e dell’ età,

come testimoniano i ritratti di persone anziane che ho dipinto.

Ho indagato anche temi che toccano la nostra contemporaneità,

come il rapporto con la droga ne “il punto cieco della

mira”. La svolta della mia pittura è avvenuta quando ho unito lo

studio dei maestri del seicento, di cui sono innamorato, con la

viscerale figurazione degli espressionisti. Tuttavia sia quando le

mie opere tendono verso la teatralità seicentesca, sia quando

virano verso l’ esistenzialismo espressionista, credo mantengano

comunque un linguaggio personale. Non ricerco il bello

oggettivo ma la tensione di un significato da rendere attraverso

il segno, il gesto e il colore.

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