Tra psicologia e fenomenologia Francesca Bozza elabora le sue opere con un approccio analitico
dove emerge l’inconscio. Tra pittura, scultura, poesia e digitale le sue creazioni sono spesso
studiate per essere anche molto diverse tra loro ma sempre pregne di un significato, a volte
archetipale. L’artista romana ha vissuto in Germania, Belgio e per un breve periodo negli Stati
Uniti dove ha svolto ricerche sulla percezione e lo stimolo sensoriale avvicinandosi alle
neuroscienze. Questi studi hanno profondamente influenzato le sue opere a partire dal 2020 ma
trovano riscontro fin dalle più note a partire dal 2007. Sebbene i significati degli astratti e delle
installazioni siano spesso articolati, l’artista cerca di comunicare sempre con l’osservatore, a
prescindere dal suo avvicinamento alle espressioni artistiche in quanto ella ne sostiene
l’importanza nella vita di ogni individuo in forma di terapia e appagamento; l’arte quale
nutrimento per l’anima.