Dalla sua apertura, Studio ORMA ha realizzato una serie di mostre ed eventi che spaziano tra arte visiva, installazione, performance immersiva e ricerca collettiva. Il programma si sviluppa in modo indipendente e curatoriale, con particolare attenzione al linguaggio contemporaneo, all’interazione col pubblico e alla riflessione sociale, esistenziale e politica.
Storico dello spazio:
Da dove iniziare? – ORMA (Marco Celentani, Edoardo Innaro)
Settembre 2024
Mostra inaugurale e evento sperimentale. Un percorso interattivo composto da opere testuali, installazioni collettive, un "muro di domande" e dispositivi di attivazione del pubblico. Un’indagine sul senso dell’inizio, dell’identità artistica e del coinvolgimento partecipativo.
Macchine Inutili – Benedetto Franceschi
Ottobre 2024
Mostra personale dedicata a sculture meccaniche antifunzionali. Oggetti che vivono senza uno scopo preciso, evocando una bellezza fragile e assurda. Un’esplorazione del non-utilizzabile come forma di poesia visiva.
Zagurza – a cura di ORMA, da un’idea di Leonardo Loraschi
Novembre 2024
Mostra immersiva ispirata all’omonimo film di Loraschi. Un’esperienza tra sogno e gioco, con elementi scenici che ricordano una escape room. Il visitatore attraversa stanze visive e sonore che evocano una dimensione onirica e infantile.
Ali, Tori ed Intrusi – Pietro Simonelli, a cura di ORMA
Dicembre 2024
Mostra scultorea in ceramica. I lavori affrontano in modo simbolico i temi del mito, del corpo ibrido e dell’antichità come spazio attraversato da elementi disturbanti. Un dialogo tra la materia e l’archetipo.
La qualità tranquilla della luce – collettiva Messico-Italia, a cura di Frisa Mesa e Emilio Valencia
Dicembre 2024
Mostra collettiva tra artisti italiani e messicani, tra pittura e scultura. Un’indagine sulla memoria e sull’identità attraverso la luce come mezzo di connessione tra persone, luoghi e culture.
La prima notte di quiete – Silvio Giannini, a cura di ORMA
Aprile 2025
Mostra personale di pittura ad aerografo. Opere iperrealistiche, fredde, silenziose, che richiamano l’estetica fotografica e cinematografica. Una riflessione sul distacco e la sospensione dell’intimità.
La scrofa che divora la prole – Leonardo Zappalà, a cura di ORMA, testo critico di Federica Roppo
Maggio 2025
Installazione site-specific che trasforma lo spazio in un rifugio viscerale e politico. Una denuncia diretta ai sistemi tecnocratici e oppressivi moderni, evocando la figura della scrofa come metafora del potere che consuma i suoi figli. Cruda, intensa, simbolica.
Impronte di Memoria – mostra collettiva dell’Accademia di Belle Arti, a cura della prof.ssa Anna Maria Maiorano
Giugno 2025
Un’esposizione tematica sulla memoria e sul sacro. Lavori selezionati da studenti dell’Accademia, in dialogo con l’idea di eredità spirituale, presenza e trascendenza.